permiano
agg. [dal nome della regione di Perm′, nella Russia orientale]. – 1. Appartenente o relativo alla popolazione finnica dei Permiani, stanziata nella regione russa di Perm′ tra i fiumi Vetluga e Kama; lingue p., sottogruppo della famiglia linguistica ugrofinnica, comprendente il votiaco e il sirieno, caratterizzato dalla scomparsa della nasale nei gruppi originarî di nasale più occlusiva, analogamente a quanto avviene nell’ungherese. 2. Nella cronologia geologica, periodo p. (anche s. m., il permiano), l’ultimo dei sei periodi in cui è divisa l’era paleozoica; è caratterizzato da un restringersi della superficie marina, da una notevole attività vulcanica e da un clima caldo arido nell’emisfero boreale, freddo invece, testimoniato da depositi glaciali, in quello australe. Nella flora scompaiono molti ordini di pteridofite e si sviluppano le fanerogame gimnosperme, mentre nella fauna si estinguono le trilobiti, si riducono i coralli, gli echinodermi, i brachiopodi, e si sviluppano invece le ammoniti, i pesci ganoidi, gli anfibî e i rettili terrestri. Formazioni tipiche del permiano europeo, sviluppato soprattutto in Germania, sono quella delle arenarie rosse recenti (così denominate per distinguerle da quelle devoniche), chiamate localmente col nome ted. Rotliegendes, a facies continentale desertica o lagunare, costituite da arenarie rosse, scisti argillosi e conglomerati, e quella, detta Zechstein, a facies marina, costituita inferiormente da conglomerati calcarei con scisti bituminosi e calcarei fossiliferi, e superiormente da depositi evaporitici in cui sono presenti importanti giacimenti salini.