pernice
s. f. [lat. perdix -īcis, dal gr. πέρδιξ -ικος, connesso già dagli antichi con il tema di πέρδομαι «emettere peti», con riferimento generico al rumore che fa l’uccello (prob. la coturnice o la starna) alzandosi in volo]. – 1. Nome delle varie specie di uccelli galliformi fasianidi appartenenti al genere Alectoris (v. alectoride): p. rossa (A. rufa), molto simile alla starna, ma con zampe e becco rossi, e collaretto nero intorno alla gola, sedentaria in Italia, dove è presente limitatamente alla Liguria e Toscana; p. sarda (A. barbara), diffusa in Sardegna e Gibilterra. Il nome è comunem. esteso anche alla coturnice (A. graeca) e alla starna (Perdix perdix). Per le loro carni prelibate, costituiscono tutte una selvaggina molto apprezzata in gastronomia. 2. Lo stesso nome, variamente determinato, è dato a uccelli inclusi in altri ordini o famiglie: a. P. bianca, nome delle specie di tetraonidi del genere Lagopus (v. lagopodo), diffuse nelle zone montuose settentr. dell’Europa, dell’Asia e del Nord America, caratterizzate da un notevole dimorfismo stagionale: d’estate hanno un piumaggio prevalentemente rossiccio o bruno, che d’inverno diviene completamente bianco. b. P. delle nevi, galliforme del genere Lerwa, di cui costituisce l’unica specie (Lerwa lerwa). c. P. delle sabbie, columbiforme appartenente, con varie specie, alla famiglia pteroclidi. d. P. di mare, caradriforme del genere Glareola, con varie specie tra le quali, in partic., G. pratincola, comune nelle zone umide e costiere dell’Europa e dell’Africa settentr.: ha coda forcuta, grande becco arancione e gola fulva con collare nero che scende dagli occhi. 3. Occhio di pernice, locuz. usata con più accezioni: a. Denominazione pop. (anche occhio pollino) di un particolare tipo di callo dei piedi, di forma tondeggiante e molto doloroso, che si forma lateralmente tra dito e dito. b. In marmologia, calcare conchilifero (lumachella), già usato dagli antichi Romani e detto anche occhio di pavone, in cui, per la loro natura, i fossili inclusi si presentano sempre in forma circolare, quale che sia il taglio del marmo; se ne conoscono varietà a fondo bianco, grigio, rosso. c. Tipo di tessuto, generalmente in lana e impiegato per abiti da uomo, realizzato alternando nell’orditura e tessitura due fili chiari e due fili scuri, così da ottenere un effetto di punti quasi rotondi, chiari su fondo scuro, vagamente simili all’occhio delle pernici. ◆ Dim. pernicétta; più com. il masch. perniciòtto, per indicare il piccolo della pernice.