perorare
v. tr. e intr. [dal lat. perorare, comp. di per-1, con valore intens., e orare «parlare»] (io pèroro, alla lat. peròro, ecc.; come intr., aus. avere), letter. – Parlare, tenere discorsi in favore di persone, idee, teorie e sim., sostenendone le ragioni con calore, convinzione e partecipazione: p. in difesa di qualcuno, per qualcuno; p. presso qualcuno per qualcosa; anche, pronunciare in pubblico un’orazione, un’arringa e sim.: egli, perorando in tribunale, lasciava ad ogni momento intendere come la pensasse (Bassani). Come trans. è usato per lo più con un compl. dell’oggetto interno: p. le ragioni di qualcuno; p. la difesa degli oppressi; seguitava a p. la causa di Don Diego (Verga); p. la causa della pace, della libertà, delle minoranze.