pesare
v. tr. e intr. [lat. pē(n)sare, intensivo di pendĕre «pesare», part. pass. pensus] (io péso, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. tr. a. Valutare il peso, o la massa, di qualche cosa, con la bilancia o in altro modo: p. un sacco di farina, una damigiana di vino; p. il pane, la frutta, il caffè, nei negozî di vendita; mi pesi un chilo di patate; p. l’oro col bilancino; p. una lettera, un pacco, per stabilire la relativa affrancatura; p. un bambino, per controllarne la crescita; in frasi ellittiche: quel commerciante non pesa mai giusto. Come rifl., controllare il proprio peso corporeo mediante bilance apposite: si pesa ogni mattina; è molto tempo che non mi peso. b. fig. Ponderare, considerare con attenzione: p. i vantaggi e gli svantaggi di una situazione; abbiamo pesato tutti i pro e i contro dell’impresa; p. le persone, dare un attento giudizio delle loro capacità, del loro valore; p. le parole, essere cauto nel parlare, riflettere bene prima di dire qualcosa: bada a chi sei davanti, pesa le parole e sbrigati! (Manzoni); p. con la bilancia del farmacista, o con la bilancia dell’orafo, scherz., giudicare con eccessivo scrupolo, con meticolosità; far p., far notare pesantemente agli altri l’importanza, il significato di un proprio gesto o di un proprio comportamento: ci ha dato il suo consenso, ma quanto ce lo ha fatto pesare! 2. intr. a. Avere un dato peso, determinato da un avverbio o da un complemento che ne dà la misura esatta: p. poco, molto, troppo; quanto pesa questo pollo?; p. un etto, un chilo, due quintali; il neonato pesa tre chili e mezzo; peso più di 80 chili, e devo mettermi a dieta; vale tant’oro quanto pesa, di cosa o anche, più spesso, di persona che ha, o a cui si attribuisce, un valore inestimabile. b. Con uso assol., esser pesante, avere peso notevole, relativamente grande: un pacco, una valigia che pesa; aiutami a sollevare questa cassa, che pesa troppo per me. c. In senso fig., sempre con uso assol., avere importanza, avere valore determinante in una risoluzione e sim. (più com. in questo senso l’espressione avere peso): sono argomenti che pesano; gode grande stima tra i membri del Consiglio d’amministrazione, e il suo è un giudizio che pesa. 3. intr. a. Gravare, far sentire il proprio peso su qualcosa: l’arco della volta pesa sui pilastri. b. In senso fig., costituire una molestia, un fastidio, in senso fisico o morale: un cibo che pesa sullo stomaco, difficile da digerire; il rimorso gli pesa tuttora sulla coscienza; gli anni cominciano a pesarmi; ogni lavoro gli pesa; l’orario d’ufficio mi pesa molto. c. Dispiacere, rincrescere: mi pesa molto dover prendere questi provvedimenti, ma ne sono costretto; arrecare dolore: Ciacco, il tuo affanno Mi pesa sì, ch’a lagrimar mi ’nvita (Dante). d. Essere imminente, incombere, con riferimento a eventi sgraditi o dannosi: l’accusa, la condanna, la minaccia che pesa su di lui. ◆ Part. pres. pesante, usato in genere con valore di agg. (v. la voce). ◆ Con funzione di agg. è anche usato, ma solo in qualche accezione, il part. pass. pesato (v.).