pescatore
pescatóre s. m. (f. -trice; pop. -tóra) [lat. piscator -oris, der. di piscari «pescare»]. – 1. a. Chi esercita l’attività della pesca per mestiere o per diletto: fare il p.; una famiglia, un villaggio di pescatori; le barche dei p.; i p. di perle, di coralli, di spugne; p. d’alto mare; p. d’acque interne, cioè di laghi, fiumi, ecc.; p. di canna, chi esercita la pesca con la canna e la lenza; un bravo p., un vero p., che ha esperienza e abilità nella pesca; p. di frodo, chi pesca senza la prescritta licenza o facendo uso di mezzi proibiti dalla legge (sostanze venefiche, esplosivi, ecc.); chi è intento a pescare: oggi il laghetto pullula di pescatori. b. In senso fig., nelle espressioni p. di uomini, p. di anime, chi svolge opera intesa a guadagnare anime alla fede cristiana e a curare la loro educazione spirituale, con allusione alle parole con cui Gesù (Matteo 4, 19 e Marco 1, 17) affidava tale missione a Simon Pietro e a Andrea, che erano pescatori anche di professione: venite post me, et faciam vos fieri piscatores hominum «venite dietro a me, e io vi farò diventare pescatori di uomini». Per antonomasia, letter., il p., l’apostolo Pietro: tu drizzasti Poscia di retro al pescator le vele (Dante, parlando a Stazio che, secondo la leggenda, si era convertito al cristianesimo). Quindi, anello del p. (o anello piscatorio), anello recante l’immagine di san Pietro, con cui il pontefice appone il sigillo ai brevi e ad altri atti (v. anche anello, n. 1 a). 2. Attributo di alcuni animali predatori di pesci: martin pescatore, uccello degli alcedinidi, meno noto col nome di pescatore del re (v. martin pescatore); rana pescatrice (v. pescatrice). 3. a. Nell’attrezzatura navale, grosso gancio assicurato a un paranco, che sui velieri discende dal pennone di trinchetto ovvero da una gru apposita (gru del p.) per manovrare l’ancora, se questa è munita di ceppo, quando viene recuperata e disposta nell’apposita scarpa. b. Denominazione di svariati tipi di utensili o attrezzi impiegati nelle perforazioni di pozzi profondi per recuperare oggetti (parti metalliche, tubi, funi, ecc.) accidentalmente caduti nel foro di sonda; a seconda del materiale di cui è fatto l’oggetto da recuperare e della sua forma, s’impiegano pescatori ad azione magnetica, a cunei, ad arpioni, a pinza, filettanti, ecc.: p. a maschio, per il recupero di tubi, costituito da una lunga vite conica che, appena imboccato il tubo, viene rotata finché non abbia fatto presa sulla parete interna di questo. ◆ Dim. e spreg. pescatorèllo, pescatorùccio.