pessimo
pèssimo agg. [dal lat. pessĭmus, affine a peior «peggiore»]. – Superl. di cattivo, che si alterna nell’uso con la forma regolare cattivissimo, da cui si distingue per avere, in genere, accezione più decisamente negativa e per la maggior estensione dei sign., che coincide all’incirca con quella di cattivo; quindi: 1. Con riguardo all’indole, al comportamento, alle tendenze morali, alle qualità spirituali intrinseche, al contegno nei rapporti con altre persone e sim.: è un p. soggetto; ha dei p. amici; frequenta p. compagnie; ha un p. carattere; è una p. lingua (espressione, corrispondente a è una mala lingua, in cui pessimo è superl. dell’ormai raro agg. malo); ha p. inclinazioni, p. abitudini, segue p. principî. 2. Con riferimento a inadeguate qualità o disposizioni a svolgere una data funzione o ad adempiere un dato incarico: è un p. padre, un p. scolaro, un p. amico, un p. amministratore; è un p. compagno di gioco, non è capace di collaborare efficacemente per la riuscita del gioco o il successo della squadra. Riferito a nomi di cosa, concreti o astratti, indica scarsa corrispondenza ai proprî fini e comunque mancanza di pregio o di qualità positive in genere: ha una p. vista; hai avuto una p. idea; ci hanno dato del p. cibo; la merce è veramente p.; quest’automobile è in p. stato; I fiori in cornice (le buone cose di p. gusto), ... (Gozzano); parlava un p. italiano, un p. francese; anche riferito a condizioni fisiche o psichiche: hai una p. cera; oggi sono di p. umore. 3. Più genericam., di tutto ciò che, per una qualsiasi ragione, non soddisfa affatto: ci fecero una p. accoglienza; ho fatto un p. affare; hanno ottenuto p. risultati; quest’anno abbiamo avuto un p. raccolto; sono sempre stati in p. rapporti. ◆ Avv. pessimaménte, in modo pessimo, nel peggiore dei modi, malissimo: ho passato pessimamente l’estate; è una macchina che funziona pessimamente; anticam. anche come semplice avverbio negativo con valore intensivo: pessimamente si contentavano di lei per la sua bassa condizione (Boccaccio).