pestifero
pestìfero agg. [dal lat. pestĭfer -ĕri, comp. di pestis «peste» e -fer «-fero»]. – 1. Propr., che porta, che comunica la peste: unguenti velenosi, p. (Manzoni); anche, più genericam., che ha relazione con la peste o con la pestilenza: la dolorosa ricordazione della p. mortalità trapassata (Boccaccio), la mortalità causata dalla peste. Con sign. specifico, pulci p., le specie di pulci, che, pur essendo portatrici del microrganismo specifico della peste, non infettano l’uomo (distinte quindi dalle pulci pestigene: v. pestigeno). 2. estens. e fig. a. Che porta grave danno, che ha effetti nocivi per la salute, malsano: clima p.; esalazioni, miasmi, vapori p. (e in senso morale, opinioni p. per i giovani, per la società); anche con riferimento a odori sgradevoli, disgustosi, graveolenti: un tanfo p.; un fiato, un alito p.; un sigaro pestifero. b. Di persona, che arreca male agli altri, perfida, malvagia: la più astuta e più p. donna che vedesse mai luce di sole (G. Gozzi); più genericam., che ha effetti deleterî: se ai poeti vengo, ... io veggo questa sublime e prima classe di letterati ... contaminata quasi sempre ... ed anzi fatta espressamente dannosa dalla p. influenza del principato (Alfieri); con sign. attenuato e tono scherz., che è causa di molestia e fastidî, che non sta mai fermo, che combina guai, e sim.: un ragazzino veramente pestifero. ◆ Avv. pestiferaménte, raro, con effetti pestiferi, dannosi: una superstizione pestiferamente tirannica (Carducci).