petroeuro
(petro-euro), s. m. inv. Riserva finanziaria in Euro accumulata dai produttori di petrolio. ◆ Oltre che di «petro-dollari» adesso si potrà parlare anche di «petro-euro». E il «merito», se così si può dire, va al dittatore iracheno Saddam Hussein. Che ha chiesto e ottenuto dall’Onu la possibilità di accettare, a partire da oggi, i pagamenti delle proprie forniture petrolifere in euro anziché in dollari, fino a ieri unica moneta utilizzata, a livello mondiale, nell’interscambio petrolifero. (Gabriele Dossena, Corriere della sera, 1 novembre 2000, p. 23, Economia) • [tit.] [Sergio] Cragnotti & [Al Saadi] Gheddafi / Accordo in «petroeuro» [testo] [...] arrivano i petrodollari, anzi i petroeuro. Oggi, in una conferenza stampa a Formello, sarà annunciata ufficialmente l’alleanza Cragnotti-Gheddafi jr. (Giulio Cardone, Repubblica, 5 novembre 2002, p. X, Roma) • se le compagnie aeree di Usa ed Europa piangono, le aziende del Medio Oriente, della Russia e dell’Asia Orientale in questo caso sorridono grazie a petrodollari, petrorubli e petroeuro. Ossigeno puro per l’industria, a cominciare da Airbus e Boeing, alle prese con ritardi e difficoltà per i loro aeromobili «flagship», l’A380 e il B787 Dreamliner (di cui Alenia Aeronautica produce in Puglia parti della fusoliera). (Roberto Giovannini, Stampa, 16 luglio 2008, p. 26, Economia).
Composto dai s. m. petro(lio) e euro, sul modello di petrodollaro.