pH
〈pi-àkka〉. – In chimica, notazione, che significa propriam. «potenza (nel sign. matematico, cioè esponente) d’idrogeno (simbolo H)», usata anche come s. m., con la quale si esprime l’acidità o la basicità di una soluzione acquosa, assumendo come misura il logaritmo decimale dell’inverso della concentrazione (o, meglio, dell’attività) degli ioni idrogeno (pH = − log [H+]). In una soluzione neutra, nella quale cioè l’attività degli ioni idrogeno è uguale a quella degli ioni idrossido (e precisamente 10-7, alla temperatura di 25 °C), il pH è, a 25 °C, uguale a 7: le soluzioni acide avranno valori del pH minori di 7, mentre per quelle basiche i valori saranno maggiori di 7. Da un punto di vista biologico, l’esplicazione delle attività vitali è compatibile solo con minime variazioni del pH dei liquidi fisiologici presenti in un organismo o della soluzione nella quale l’organismo vive.