phi
‹fi› s. m., raro f. – Nome della 21a lettera dell’alfabeto greco, e del segno che la rappresenta (minuscolo ϕ, maiuscolo Φ), che in latino, nei prestiti dal greco, fu trascritta dapprima con p e da una certa epoca in poi con ph (per es. ϕιλοσοϕία, philosophia). Nella numerazione greca, un ϕ con apice in alto a destra (ϕ′) indica il numero 500; con apice in basso a sinistra (′ϕ) il numero 500.000; secondo un uso che risale ai filologi alessandrini, si indica con Φ il 21° libro dell’Iliade, con ϕ il 21° dell’Odissea. Nella numerazione latina, il segno maiuscolo fu adottato per rappresentare il numero 1000 (in una forma simile alla M latina) e la sua metà (in una forma analoga alla D latina) per rappresentare il numero 500. In fisica, la lettera ϕ indica la fase iniziale di una grandezza che varia nel tempo secondo una legge sinusoidale o comunque periodica, e anche lo sfasamento relativo di due grandezze sinusoidali; la maiuscola Φ indica una classe di mesoni leggeri, senza sapore, di spin isotopico nullo e numero quantico ≥ 1, descrivibili come stati legati di un quark strano e del corrispondente antiquark.