piacenza
piacènza (ant. piacènzia, piagènza, plagènza e altre var.) s. f. [der. di piacere2; cfr. lat. tardo placentia «desiderio di piacere»], poet. ant. – 1. Qualità di ciò che piace, che attrae; bellezza, avvenenza, in quanto capace di piacere: distinguo ne la sua persona due parti, ne le quali l’umana piacenza e dispiacenza più appare (Dante); Ahi dolze e gaia terra fiorentina, Fontana di valore e di piagenza (Ch. Davanzati); Non si poria contar la sua piagenza, Ch’a le’ s’inchin’ ogni gentil vertute, E la beltate per sua dea la mostra (G. Cavalcanti). 2. Piacere, come sensazione piacevole, di benessere, di appagamento fisico o interiore: i nomi ... Che m’eran le mie foglie di menta In bocca, le mie foglie odorose, Che mi davan freschezza e piacenza (D’Annunzio). Il sentimento stesso di piacere, di soddisfazione, nelle locuz. ant. fare la p. di qualcuno, essere in piacenza a qualcuno.