piacevole
piacévole agg. [lat. tardo placĭbĭlis, der. di placere «piacere2»]. – 1. Che piace, che procura un piacere di varia natura ai sensi, all’animo, all’intelletto, o che suscita un senso di benessere, di godimento interiore: un sapore, un profumo p.; c’era una p. vista sul mare; aveva una voce p. e suadente; è p. questo venticello, perché lieve, non molesto; un tempo p., una stagione p., con cielo sereno e temperatura mite; in giudizî su letture, musiche, spettacoli da cui si ricavi un piacere estetico tenue, non intenso: un p. racconto, un’operetta molto p., un p. film; anche, di ambienti o situazioni in cui si stia o ci si trovi volentieri, o di persone con cui si stia bene, che riescano simpatiche: siamo stati in p. compagnia; abbiamo passato una p. serata; è stata una cenetta davvero p.; un p. compagno di viaggio; un conversatore p. e divertente. In altri casi (con sign. prossimo a piacente), di persona, spec. donna, attraente per l’aspetto e soprattutto per la simpatia che ispira: una ragazza, una donna piacevole. Con riferimento a condizioni di spirito, a sentimenti e sim., tranquillo, sereno, lieto (in contrapp. a situazioni che procurino turbamento, disagio, dolore): essere, mettere in un p. stato d’animo; è una sensazione veramente p.; restare in p. attesa; fu colpito da p. meraviglia; e come predicato con valore neutro: non è affatto p. starsene qui al freddo ad aspettarlo. 2. Nell’uso letter. ant., con sign. attivo, favorevole, propizio: in tanto fu la fortuna p. alla beffa, che, mentre Calandrino per lo fiume ne venne e poi per la città, niuna persona gli fece motto (Boccaccio); o ben disposto, condiscendente: sovente era ripreso da’ suoi che fosse troppo mite e p. verso i suoi sudditi (Giannone). ◆ Avv. piacevolménte, in modo piacevole: conversare piacevolmente; essere piacevolmente sorpreso.