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pianista

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pianista


s. m. e f. [der. di piano3] (pl. m. -i). – 1. Chi suona il pianoforte; la parola, raram. usata con senso generico, indica di solito chi suona lo strumento professionalmente (come solista, come accompagnatore, come elemento di un complesso orchestrale), oppure è accompagnata da un giudizio sull’abilità tecnica, sul valore artistico o sulla notorietà del musicista: un bravo, un ottimo p., un p. celebre, un grande p., una famosa p., un mediocre p.; è p. (o suona come p.) in un’orchestrina, nell’orchestra del Teatro Comunale; pianista-bar, non com., chi suona come pianista in un piano-bar; avere dita da p., lunghe e delicate; non sparate sul p., frase che, allusiva a scene frequenti nei saloon dell’America del sec. 19° (successivamente trasposte in molti film western), si trova dapprima citata in Oscar Wilde, Impressions of America, 1882, che dichiara di averla vista scritta su un cartello in un locale statunitense (Please do not shoot the pianist. He is doing his best «Si prega di non sparare al pianista. Egli fa del suo meglio»), ed è stata più recentemente diffusa dal titolo di un film del regista François Truffaut, Tirer sur le pianiste (1960); è divenuta proverbiale per invocare indulgenza verso chi si trova involontariamente coinvolto in fatti e situazioni a cui è in realtà estraneo. 2. estens. Nel linguaggio giornalistico, deputato o senatore che nel corso di una votazione nell’aula parlamentare, effettuata con sistema elettronico, preme il pulsante relativo a uno o più colleghi assenti, votando in sua (o loro) vece, compiendo un movimento simile a quello compiuto da un pianista alle prese con la tastiera del suo strumento.

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