piano di stabilita
piano di stabilità loc. s.le m. Piano economico e finanziario che ciascuno stato aderente alla moneta unica è tenuto a presentare ogni anno agli organi competenti dell’Unione europea. ◆ Bruxelles approva il piano di stabilità presentato dall’Italia. La decisione è stata presa dai ministri dell’Economia e delle Finanze dell’Unione europea che hanno però vincolato il giudizio positivo ad alcune condizioni: misure correttive, se necessarie, privatizzazioni più veloci, l’esame della riforma delle pensioni. Il governo si è impegnato a rivedere il piano entro maggio, sulla base del prossimo Dpef. (Foglio, 9 febbraio 1999, p. 1, Prima pagina) • Si riunisce a Bruxelles, oggi e domani, il Consiglio dei ministri economici e finanziari dell’Unione. In calendario, l’approvazione formale dei piani di stabilità di Germania, Olanda e Finlandia che hanno già ricevuto il via libera da parte della Commissione Ue. (Sole 24 Ore, 27 novembre 2000, p. 2, Europa) • il commissario per gli Affari economici Joaquín Almunia ha messo le mani avanti prima di dare l’ok al piano di stabilità italiano previsto per oggi: «Va bene la Finanziaria per rientrare sotto la soglia del 3% nel rapporto deficit-Pil ma va applicata pienamente la riforma delle pensioni secondo le leggi già approvate per evitare aumenti della spesa legati all’invecchiamento della popolazione». (Roberto Bagnoli, Corriere della sera, 23 gennaio 2007, p. 13, Politica).
Espressione composta dal s. m. piano, dalla prep. di e dal s. f. stabilità.
Già attestato nella Repubblica del 3 febbraio 1996, p. 21, Economia (Fabio Barbieri).
V. anche programma di stabilità.