piano-sicurezza
(piano sicurezza), loc. s.le m. ◆ [tit.] Natale, scatta il piano sicurezza «Sul territorio 200 agenti in più» [testo] […] L’obiettivo è alzare gli standard di sicurezza nella capitale sia sul fronte dell’antiterrorismo sia su quello della criminalità comune, in giorni delicati come quelli dello shopping a ridosso del Natale, quando il centro storico è preso d’assalto da decine di migliaia di romani. Ma anche le stazioni ferroviarie, gli aeroporti di Fiumicino e Ciampino e le fermate della metropolitana sono al centro del piano-sicurezza al vaglio in queste ore: il prefetto, d’intesa con il questore e i comandanti di carabinieri e guardia di finanza, ha predisposto un rafforzamento della vigilanza nell’intero arco della giornata. (Corriere della sera, 29 novembre 2006, p. 4, Primo piano) • Cosa bisognerebbe fare? «Aumentare la solidarietà sociale. Recuperare e valorizzare seriamente le persone escluse dalle nostre città. Perché non offrire un sussidio ai disoccupati che puliscono prati, assistono vecchietti? Un sussidio guadagnato, mica regalato. Ci vuole un grande progetto del genere in questo paese. Ad oggi invece si sprecano energie importantissime». Più che un piano sicurezza, dunque, un piano di solidarietà sociale [Ippazio Stefàno intervistato da Francesco Rigatelli]. (Stampa, 5 settembre 2007, p. 3, Interno) • «Il piano sicurezza prevede l’impiego dei militari per la vigilanza dei siti fissi e nel pattugliamento delle aree più a rischio, perché Firenze ha scelto di non avvalersi di questo contributo?» chiede il deputato e consigliere comunale azzurro [Gabriele] Toccafondi. «E non ci si nasconda dietro il prefetto, la decisione di non ricorrere all’esercito è tutta politica – aggiunge – la responsabilità è solo di Palazzo Vecchio, sindaco e centrosinistra hanno sempre detto di sì, però adesso scopriamo che nessuno ha fatto richiesta di partecipare al piano sicurezza». (Massimo Vanni, Repubblica, 5 agosto 2008, Firenze, p. II).
Espressione composta dal s. m. piano e dal s. f. sicurezza.
Già attestato nella Repubblica del 2 marzo 1985, p. 16, Cronaca (Antonio Cianciullo).