piato
s. m. [(lat. placĭtum (v. placito), che acquista la nuova accezione nel medioevo], letter. – 1. Propriam. (ant.), causa giudiziaria: p. civile, p. criminale; muovere piato, intentare una causa; consoli del p., o dei p. (o dei placiti), nei Comuni italiani del medioevo, speciali giudici ai quali venivano deferite le cause civili. Per estens., lite, contesa in senso generico, discussione accesa, e anche, talora, alterco rumoroso, rissa: entrare in piato, essere in piato con qualcuno, in lite, in discussione; E fa ragion ch’io ti sia sempre allato Se più avvien che fortuna t’accoglia Dove sien genti in simigliante piato (Dante); D’orribil piato risonar s’udìo Già la corte d’Amore (Parini). Meno com., contrasto tra popoli o governi: oramai si può dire che le guerre o i p. politici, si decidono a tavolino col semplice calcolo delle forze e de’ mezzi (Leopardi). 2. Lagnanza, lamentela insistente, continua e fastidiosa: al padre ... versava da bere, per rabbonirlo e per toglier quei p. che la rattristavano (Bacchelli).