piattaforma
piattafórma s. f [dal fr. plate-forme, propr. «forma (cioè superficie) piatta»; nei sign. 5 e 6, è calco dell’angloamer. platform] (pl. piattafórme, raro piattefórme). – 1. a. Superficie di terreno più o meno ampia, naturalmente piana o spianata artificialmente, posta allo stesso livello oppure sopraelevata rispetto alle zone circostanti: una p. sabbiosa. In partic., p. stradale, la superficie stradale che comprende la carreggiata e le banchine (nelle strade ferrate, la superficie sulla quale è appoggiato il ballast); in alpinismo, ripiano sul fianco di un monte o di una parete rocciosa, più esteso del terrazzo. Con sign. affine, nelle antiche fortificazioni, la parte superiore del muro di cinta sulla quale si disponevano i difensori e venivano collocate le armi da getto. b. Nome generico di strutture piane e resistenti, per lo più orizzontali, fisse o mobili, che, nelle costruzioni edilizie, o meccaniche, o in attività e operazioni d’altro genere, servono di base, di appoggio, di collegamento, o rendono possibile il passaggio, il movimento o determinate manovre: p. di tiro, piazzola di tiro; p. a mare, costruita in legno o cemento e poggiante su piloni, che si prolunga per alcune decine di metri dalla costa, di solito prospiciente ad alberghi o annessa a stabilimenti balneari, sulla quale i bagnanti possano prendere il sole, talvolta anche dotata di cabine o di costruzioni leggere (per ristoro, per ballare, ecc.); p. girevole, nella tecnica ferroviaria, dispositivo per la manovra delle locomotive e dei carri che devono passare da un binario a un altro o cambiare il senso di percorrimento su uno stesso binario, costituita essenzialmente da un ponte mobile, su cui sono montate le rotaie, e da altri elementi accessorî per rendere possibile la manovra (p. girevole, nella tecnica teatrale, o p. slittante, è anche il dispositivo che consente un rapido cambiamento delle scene); p. di estrazione (o p. petrolifera), nella tecnica dell’estrazione e del trasporto degli idrocarburi, impianto destinato alla perforazione di pozzi e all’estrazione di idrocarburi dal fondo marino in prossimità della costa: può essere di tipo fisso, poggiante su palificate, per operare in fondali bassi, o galleggiante (mantenuto in posizione da àncore) se operante in acque profonde, anche oltre 300 metri; p. di scarico, struttura fissa o galleggiante e ancorata al fondo (detta in tal caso anche boa di monormeggio), collegata alle attrezzature della costa attraverso un oleodotto appoggiato sul fondo marino: serve per l’ormeggio e lo scarico delle grandi petroliere evitandone l’entrata in porto. Mobile in senso sia orizzontale sia verticale è la p. di lavoro (detta anche scala idraulica o idroscala), costituita da un piccolo piano rettangolare, montato su carrello, che può essere sollevato o abbassato idraulicamente con colonna telescopica, e serve per lavori di riparazione, di montaggio, di pulizia all’altezza di qualche metro dal suolo; in partic., p. di lavoro aereo (o p. aerea), piccola struttura con base rettangolare sorretta da un dispositivo telescopico o snodato montato su automezzo, che permette, a una o più persone, lavori di riparazione urgenti, riprese cinematografiche o televisive, restauri a palazzi, ecc. effettuati ad altezze che vanno da pochi metri a oltre i 70 m dal suolo. c. Ripiano anteriore e posteriore delle vetture tranviarie, o delle carrozze dei treni, privi di sedili: i passeggeri sono pregati di non sostare sulla piattaforma. d. Nell’armamento militare, terrestre o navale, piano metallico su cui è fermato l’affusto di artiglierie fisse e che ruota solidalmente con l’affusto stesso nei movimenti di brandeggio (per analogia, p. di lancio, la struttura che sostiene un missile in fase di lancio). e. Nello sport dei tuffi, ciascuna delle assi rigide, di altezza variabile da 0,6 m a 10 m rispetto al bordo della vasca, ricoperte con materiale antisdrucciolevole, utilizzate per l’esecuzione dei tuffi; sono fissate in numero di tre o più a una incastellatura, generalmente metallica, posta stabilmente su uno dei lati minori della vasca, e accessibili per mezzo di scale (non a pioli): le loro dimensioni minime variano da 5 m a 6 m in lunghezza e da 0,6 m a 1,5 m in larghezza e la sporgenza rispetto al bordo della vasca deve essere di almeno 0,75 m per le piattaforme da 0,6-1 m e di almeno 1,5 m per tutte le altre (in altri sport, il termine è talora usato con il sign. generico di pedana, in espressioni come p. di lancio, p. di battuta). f. Nella tecnica d’officina, dispositivo, generalmente avvitato sul mandrino di una macchina utensile a moto di taglio rotatorio (per es., un tornio), usato per fissare il pezzo alla macchina e per centrarlo opportunamente mediante morsetti, squadre e bulloni; p. autocentrante (o semplicem. autocentrante s. f.), quella in cui i morsetti hanno spostamenti radiali contemporanei e uguali. 2. In marina, con sign. specifico, altezza di piattaforma, l’altezza della coperta sul piano di galleggiamento; stabilità di p. (o tranquillità), la caratteristica nautica di una nave per la quale essa tende a mantenersi orizzontale anche in mare mosso, grazie anche all’impiego di apparecchi meccanici (girostabilizzatori, pinne e alette antirollio, ecc.) applicabili esternamente allo scafo al fine di ridurne le oscillazioni. 3. In geografia e geologia, p. continentale (o litoranea), la zona del fondo oceanico immediatamente adiacente alla costa, caratterizzata da debole pendenza (mediamente dello 0,15%) e da scarsa profondità (fino a 200 m), limitata verso il largo dalla scarpata continentale; la sua estensione è maggiore in corrispondenza di zone continentali pianeggianti, minore dove le catene montuose si trovano in prossimità della costa; in diritto internazionale (secondo la Convenzione di Ginevra del 1982), l’espressione fa riferimento soltanto alla zona situata fuori del mare territoriale, fino al limite (messo peraltro in discussione da alcuni stati) corrispondente alla profondità di 200 m o, oltre tale limite, fino al punto in cui la profondità delle acque soprastanti permette lo sfruttamento delle risorse naturali di tali zone. 4. In meccanica, p. stabilizzata, struttura destinata ad alloggiare particolari dispositivi (per es. giroscopî) in grado di conferirle un assetto costante rispetto a un determinato riferimento. In partic., in aeronautica, p. giroscopica di riferimento, strumento che fornisce l’orientamento della prua del velivolo rispetto al nord, nonché l’indicazione del suo assetto (rispetto agli assi di rollio e di beccheggio); p. giroscopica inerziale, nei sistemi di navigazione aeronavali e spaziali, complessa apparecchiatura che, mediante l’impiego di accelerometri e di un calcolatore elettronico, fornisce, istante per istante, la velocità e la posizione del veicolo. 5. In senso fig., programma assunto come base di una azione politica o sindacale, o anche come fondamento ideologico di un partito: p. elettorale, negoziale, programmatica; in partic., p. rivendicativa, l’insieme di obiettivi (miglioramenti economici e organizzativi o benefici di altra natura) che un’associazione sindacale di lavoratori si propone e dichiara di voler conseguire per i proprî rappresentati, attraverso un negoziato con la controparte padronale, per lo più in occasione del periodico rinnovo del contratto di lavoro. 6. a. Nel linguaggio dell’informatica, la struttura elaborativa rappresentata dall’hardware e dal sistema operativo di un computer, regolata da appositi standard. b. P. digitale, il complesso delle tecnologie che governano un sistema di televisione digitale e ne gestiscono le modalità di accesso.