picca1
picca1 s. f. [da una radice *pikk- «punta», di origine onomatopeica, da cui anche picco1 e picco2]. – 1. a. Arma bianca dell’antica fanteria, costituita da una robusta asta di legno, lunga da 3 a 8 m, e da una punta di ferro aguzza, a forma di foglia di alloro oppure di daga, collegata al fusto per mezzo di due lunghe piastre, anch’esse di ferro: fu usata come arma da battaglia dalla seconda metà del 14° sec. fino al sec. 18°, ed è rimasta poi in dotazione a guardie di onore come arma da parata; fu detta mezza picca una picca a manico corto, che, dopo l’adozione delle armi da fuoco, fu portata ancora per qualche tempo dagli ufficiali come insegna di comando. Locuz. ant. passare per le p., giustiziare (e, come intr., essere giustiziato) con giudizio sommario: gli ambasciatori furon passati per le p. con festa e tripudio grande a lume di fiaccole (Bacchelli). b. Per metonimia, soldato armato di picca, detto più propriam. picchiere. Al plur., picche, antica denominazione delle compagnie di picchieri, distinte in p. armate e p. secche a seconda che i picchieri indossassero o no corsaletto e morione. 2. Uno dei quattro semi delle carte da gioco francesi, che ha la figura di un ferro da picca, di color nero, con la punta rivolta in alto (in questo senso si usa quasi esclusivam. il plur.): giocare picche (o una picche), una carta di quel seme. Locuzioni: parere, sembrare il fante di picche, detto di persona vanitosa e che si crede importante; contare quanto il fante (o il re) di picche, contare poco o nulla; con sign. particolare (e uso quasi avverbiale), rispondere picche, opporre un rifiuto a una richiesta, negare un favore: gli ho chiesto un prestito, ma mi ha risposto picche; la Gigia, tabaccaia, dopo averlo menato pel naso una settimana o due, gli aveva risposto picche (Verga). 3. estens., ant. a. Palo, pertica. b. Misura di lunghezza, in uso spec. nei sec. 16° e 17°, di valore variabile da luogo a luogo, compreso in genere tra i 5 e gli 8 metri: bianca Di neve, per l’altezza di una p., la valle (Giacosa).