piegato
agg. [part. pass. di piegare]. – In genere, di oggetto, elemento, parte del corpo il cui andamento rettilineo subisce a un certo punto una deviazione formando un angolo, un’inclinazione, una curvatura: un ferro p., una lamiera p.; un ramo p. sotto il peso dei frutti; tenere la testa p. sul petto; avere la schiena p. per l’artrosi; camminare tutto p.; avanzava lentamente, p. in due sotto il peso del carico. Anche di oggetti con superficie piana (o comunque distesi e appianati) le cui parti siano sovrapposte l’una sull’altra: un foglio p. in due, in quattro; una tovaglia, una camicia stirata e accuratamente piegata. In usi fig., vinto, sottomesso, oppure costretto a modificare la propria condotta, il proprio modo di sentire e di pensare: una volontà, una resistenza ormai p.; un avversario sconfitto ma non piegato. Con il senso proprio, in araldica, è attributo delle ali degli uccelli poste orizzontalmente con le estremità volte verso i fianchi dello scudo, e del capriolo con i bracci incurvati a linee concave, comune nell’araldica tedesca; piegato in doppio giro è attributo del serpente ripiegato due volte intorno a sé stesso.