pieghevole
pieghévole agg. e s. m. [der. di piegare]. – 1. agg. a. Che si può piegare, che si piega facilmente: materiale molto, poco p.; un metallo p.; un ramo p.; il p. giunco. Per estens., riferito alle membra del corpo, agile, flessuoso: barbara sposa ... al suo signore Con le dita pieghevoli ’l selvoso Mento vezzeggia (Parini). b. fig. Arrendevole, docile, remissivo: carattere, animo, indole p.; anche in senso deteriore, di chi si adatta per opportunismo o per calcolo: l’inalzaro a i primi onor del regno Parlar facondo e lusinghiero e scorto, Pieghevoli costumi e vario ingegno Al finger pronto, a l’ingannare accorto (T. Tasso); non com., versatile: un ingegno p.; letter., vario ed espressivo: uno stile p., una prosa pieghevole. 2. agg. Che si può ripiegare su sé stesso, in modo da occupare minore spazio, o essere trasportato più facilmente: una sedia, un tavolino p.; bicicletta p.; con altro senso, un ombrellone p., che può assumere varia inclinazione mediante uno snodo nel bastone di sostegno. 3. s. m. Opuscoletto stampato, a carattere pubblicitario o informativo, spesso illustrato, ottenuto da un unico foglio piegato una o più volte e più spesso indicato col termine fr. dépliant. ◆ Avv. pieghevolménte, non com., in modo da potersi piegare; raro, con pieghevolezza (in senso fig.), in modo remissivo, arrendevole.