pietismo
s. m. [der. di pietà]. – 1. Movimento di riforma religiosa formatosi in seno al protestantesimo nel sec. 17° (soprattutto per l’attività del teologo evangelico ted. Ph. J. Spener) e largamente diffusosi nel secolo successivo; riprendendo alcuni temi originarî della Riforma protestante, esso ha accentuato gli elementi soggettivi, non razionali, dell’esperienza religiosa, l’impegno per una fede operante nella società, con una parallela polemica contro il dogmatismo teologico, le sistemazioni scolastiche, le istituzioni ecclesiastiche che cristallizzavano le confessioni riformate. È stata forte l’influenza del pietismo nel promuovere una tolleranza civile e religiosa e una religiosità più viva, legata alla parola di Dio, alla pratica della vita morale, fuori di schemi intellettualistici. 2. spreg. Religiosità affettata, ostentata, solo apparente. 3. Atteggiamento di pietà e commiserazione esibita e spesso ipocrita: rifiutò i p., le facce compunte di chi avrebbe voluto commiserarla (Clara Sereni).