pignolo
pignòlo (letter., raro, pignuòlo) s. m. [der. di pigna]. – 1. Pinolo, ciascuno dei semi contenuti nella pigna. 2. fig. (f. -a) Persona che agisce e si comporta con eccessiva pedanteria, che nello svolgimento di un’attività mette, e soprattutto pretende dagli altri, una cura meticolosa, eccessiva, spesso inutile, anche nei particolari più insignificanti, che è rigidamente attaccata ai principî e ai regolamenti e sim. (quest’uso fig. è probabilmente fondato sul confronto tra il pignolo strettamente incastrato nella pigna e la persona che non sa liberarsi da schemi mentali rigidi e minuziosi): è un p., un p. di ferro; non fare la pignola! Anche come agg.: un funzionario p.; un professore, un capoufficio molto pignolo. 3. Nome di diversi vitigni, coltivati spec. nel Friuli, a frutto bianco o nero, tutti però aventi in comune la forma del grappolo, piccolo, serrato quasi come una pigna. 4. Varietà di olivo coltivato in Liguria, distinto per i frutti piccoli, tondeggianti. ◆ Dim. pignolétto.