pilastro
s. m. [der. di pila, largamente attestato già nel lat. mediev. pilaster -tri]. – 1. a. In architettura, elemento strutturale ad asse verticale di forma per lo più prismatica; è, in genere, ripetuto ritmicamente o inserito in pareti portanti continue e costituisce la struttura predisposta al sostegno di altre membrature, consentendo la riduzione degli ingombri e la concentrazione delle sollecitazioni su una limitata zona d’appoggio: p. quadrangolare, ottagonale, cruciforme; p. marmoreo; p. monolitico, a blocchi; p. a fascio o polistilo, detto anche piliere (v.). Quando il pilastro è addossato alla parete viene detto parasta: in tal caso è raccordato con il piano di appoggio da una base o plinto o zoccolo. P. cerchiato, pilastro in cemento armato di sezione circolare o poligonale, nel quale una parte importante dell’armatura viene disposta a elica di passo stretto, attorno a un nucleo centrale delimitato da sbarre longitudinali. P. a fungo, pilastro terminante in alto con una espansione, di solito circolare, per assicurare alla struttura orizzontale portata un’area d’appoggio di notevoli dimensioni. b. A pilastro, come locuz. agg. e avv., in forma di pilastro: femore a p., in antropologia fisica, femore in cui l’indice pilastrico (v. pilastrico) è superiore a 100, caratteristico di alcune razze ancora viventi e di alcune popolazioni preistoriche. c. fig. Elemento basilare, persona o cosa su cui si appoggia o s’impernia il complesso di cui essa fa parte, o che assicura continuità e stabilità a un sistema, idea o principio su cui è fondata un’ideologia, e sim.: essere il p. di un azienda, di un’istituzione, di un partito, di una squadra; le famiglie sono i p. della società; la religione cristiana ha come suo fondamentale p. l’insegnamento evangelico. 2. a. In geologia, p. tettonico, zona della crosta terrestre emergente rispetto alle zone circostanti, dalle quali è separata da faglie: in Europa ne sono esempî le alture (Vosgi e Selva Nera) che delimitano la fossa renana. b. Nella terminologia alpinistica, elevazione rocciosa a pareti molto erte. 3. In odontoiatria, dente che sostiene una protesi. 4. In anatomia, nome di alcune formazioni mucose, muscolari, fibrose o nervose, a forma di colonna, spesso con funzione di sostegno: pilastri del palato, le pieghe che si dipartono dall’ugola e delimitano la loggia tonsillare; pilastri del diaframma, i fasci muscolari del diaframma in corrispondenza della inserzione vertebrale; pilastri del cuore, le colonne carnose di primo ordine dei ventricoli cardiaci; p. anteriori e posteriori del fornice (o trigono) cerebrale, due coppie di cordoni di sostanza bianca che hanno origine rispettivam. dall’apice e dagli angoli posteriori del fornice e si dirigono in basso verso l’ipotalamo gli anteriori, verso il corpo calloso i posteriori. ◆ Dim. pilastrino (v.), non com. pilastrétto, pilastrèllo; accr. pilastróne.