pillola dell'aborto
pillola dell’aborto loc. s.le f. Sostanza farmacologica, scientificamente nota con il nome di mifepristone o Ru486, che impedisce la crescita dell’ovulo fecondato. ◆ [tit.] Sì alla pillola dell’aborto (Resto del Carlino, 29 ottobre 2002, p. 8, Cronache) • Ma, ed è il caso della polemica della «Voce del Popolo» contro Mercedes Bresso, stupiscono anche certe reazioni cattoliche contro chi, invece, non si inventa professioni di fede dopo i cinquant’anni e preferisce dire con nettezza come la pensa su molti temi etici e sociali: pillola dell’aborto, Pacs, procreazione assistita e dialogo politico tra i radicali di [Marco] Pannella e l’Unione del cattolicissimo Romano Prodi. (Ettore Boffano, Repubblica, 29 settembre 2005, Torino, p. III) • «La 194 dice che l’interruzione di gravidanza dev’essere praticata da un medico in un ospedale generale. Non entra nel merito della gestione clinica, che è compito del ginecologo, della sua valutazione. Tutti gli “atti medici”, nel caso della pillola dell’aborto, sono stati praticati in ospedale, ma non c’era motivo di tenere ricoverate le donne». Silvio Viale, il ginecologo che ha somministrato per 362 volte la RU486, si difende dalle accuse di falso, tentata truffa e violazione del protocollo ministeriale. (Marco Accossato, Stampa, 19 febbraio 2008, p. 61, Cronaca di Torino).
Espressione composta dal s. f. pillola, dalla prep. di e dal s. m. aborto, ricalcando l’espressione ingl. abortion pill.
Già attestato nella Repubblica del 27 ottobre 1988, p. 17, Cronaca.
V. anche contragestione, contragestivo, kill-pill.