piluccare
v. tr. [lat. *piluccare, der. di pilare «pelare»] (io pilucco, tu pilucchi, ecc.). – 1. a. Staccare a uno a uno i chicchi di un grappolo, per mangiarseli: p. l’uva. b. estens. Mangiare a bocconcini, un po’ per volta, talora anche svogliatamente: ha piluccato tutti i pinoli del dolce; non ha mangiato, ha solo piluccato un po’ di frutta; andava piluccando chicchi d’uva, pezzetti di pane, e li portava alla bocca dove sparivano in un mastichio sommesso (I. Calvino). 2. fig. a. Portar via, estorcere a poco a poco denaro (o altri beni) a qualcuno, generalm. in modo subdolo o con astuzia: ha finito col piluccargli il patrimonio; l’hanno piluccato ben bene al gioco delle carte. b. letter. Tormentare, affliggere, generalm. in modo continuo, consumare a poco a poco: ov’el sentia la piaga De la giustizia che sì li pilucca (Dante).