pimby
(Pimby), Acronimo dell’ingl. Please in my back yard, Per favore nel mio cortile. ◆ Modello pimby contro sindrome nimby: nel futuro una gara tra territori per la localizzazione delle nuove opere. Pimby, cioè «Please in my back yard» è il neologismo lanciato da VeDrò, il think tank di under 40 presieduto da Benedetta Rizzo e voluto da Enrico Letta e da Anna Maria Artoni (presidente di Confindustria Emilia Romagna) che ha chiuso ieri la sua seconda edizione. Pimby vuole essere il superamento della sindrome Nimby (cioè «Not in my back yard») e insieme un progetto per l’innovazione e lo sviluppo del nostro Paese. (Patrizia Ravaioli, Sole 24 Ore, 28 agosto 2006, p. 41, Dall’Italia) • L’obiettivo è valorizzare e premiare le amministrazioni che hanno scelto di realizzare opere (infrastrutturali e ambientali) che conciliano il rispetto delle regole con il consenso dei cittadini. Gli ideatori – oltre a Chicco Testa, che ne è presidente – sono Giancarlo D’Alessandro (assessore a Roma), Luigi Paganetto (presidente dell’Enea) e Patrizia Ravaioli. Il neologismo Pimby è nato durante una conversazione con Giulio Napolitano, docente e figlio del capo dello Stato. (Corriere della sera, 7 luglio 2007, p. 9) • L’errata pianificazione del ciclo dei rifiuti è un buon esempio: dove questo processo è stato correttamente impostato e implementato, i vantaggi collettivi si sono moltiplicati, al punto che la sindrome Nimby si è trasformata in Pimby (Please in My Back Yard!). Come in Germania, dove la spazzatura (anche quella campana) è diventata un affare non indifferente e addirittura «indispensabile» per alcuni comuni tedeschi, per produrre elettricità, riscaldare le case, alimentare stabilimenti industriali. (Giuseppe Guida, Repubblica, 15 gennaio 2008, Napoli, p. I).
V. anche Nimby, wimby.