pio1
pio1 agg. [dal lat. pius]. – 1. a. Che prova, mostra o rispecchia un profondo sentimento di fede e di devozione religiosa: una p. persona o una persona p.; Te ... Saluta il bronzo che le turbe pie Invita ad onorarte (Manzoni); rivolgersi a Dio con p. preghiere; stare in p. raccoglimento. Nel racconto evangelico, le p. donne, le donne, in partic. le tre Marie, che dalla Galilea seguirono Gesù nella sua predicazione, assistettero alla sua passione sul Calvario e ne piansero la morte. In tono per lo più scherz. o iron. le locuz. un p. desiderio, una p. intenzione e, con più incisività, una p. illusione, vani, utopistici, senza alcuna concreta possibilità di realizzarsi: pensare di finire tutto questo lavoro in pochi giorni è davvero una p. illusione. b. Che concerne la religione, il culto, la vita religiosa: luoghi p., i luoghi consacrati al culto, come chiese, santuarî e sim.; tra le p. mura del convento; una p. lampada votiva; pratiche p.; una p. tradizione, pie consuetudini. c. Qualifica attribuita a istituzioni, generalmente rette da religiosi, che si propongono insieme fini di culto e di carità o di assistenza sociale: istituto p.; p. confraternita; p. casa del lavoro; opere p., istituti d’ispirazione ecclesiastica che, eretti in enti pubblici alla fine dell’Ottocento, ricevettero nel 1923 la denominazione ufficiale di Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (IPAB); p. fondazione, o fondazione p., locuz. che nel linguaggio giur. indica non solo l’ente, ma anche la disposizione testamentaria o l’atto di donazione con cui si destina un bene a scopi di culto e di assistenza, e i beni stessi che ne sono l’oggetto. Per le Scuole Pie, fondate da san Giuseppe Calasanzio nel 1597 come scuole popolari e nel 1617 come congregazione religiosa, v. scuola e scolopio; con sign. analogo, l’agg. è presente anche nella denominazione delle Maestre Pie Veverini e Maestre Pie Filippini, istituzioni religiose che hanno per fine precipuo l’educazione e l’istruzione delle giovani. d. non com. Di scritti che trattano argomenti religiosi o narrano vite di santi, e sim.: p. pubblicazioni; letture pie. 2. a. letter. Che prova e mostra devozione profonda, reverente ossequio verso i genitori, la patria, Dio, secondo il sign. della pietas (v.) latina: il pio Enea. b. Che sente e dimostra sentimenti di pietà, carità, solidarietà, amore, o è dettato da tali sentimenti: un’anima p., una persona sensibile alle sofferenze altrui, generosa e caritatevole; mano p., che fa del bene, che compie opere di misericordia; sono persone che dedicano molto del loro tempo a opere p.; una p. menzogna, sinon. del più com. pietosa bugia. Frequente anche nell’uso letter. e poet.: Francesca, i tuoi martìri A lagrimar mi fanno tristo e pio (Dante); i rai [= raggi] di che son pie le stelle Alle obblïate sepolture (Foscolo); ancora è pio Dunque all’Italia il cielo (Leopardi). 3. letter. Placido, mansueto: T’amo, o pio bove; e mite un sentimento Di vigore e di pace al cor m’infondi (Carducci). 4. Ha il sign. particolare di «tenue» nella denominazione anatomica di una delle tre meningi: v. pia madre. ◆ Avv. piaménte, in modo pio: raccogliersi piamente in preghiera; soccorrere piamente chi soffre.