piombato1
piombato1 agg. [part. pass. di piombare2, e in alcune accezioni der. di piombo]. – 1. Rivestito o riempito di piombo, rinforzato con piombo, appesantito con piombi, in determinate locuzioni: un dente p., otturato (in origine con piombo, oggi con speciale amalgama), più com. impiombato; vetro, cristallo p., espressioni con cui in passato era indicato lo specchio, in quanto ricoperto nella superficie posteriore di uno strato di piombo: nel vetro p. la imagine appare, e non in altro (Dante); Sovra un letto di fior Venere assisa Il p. cristal si tiene avante (Marino); nella pésca, rete p., galleggiante p., lenza p., a cui sono appesi piombi (o piombini), di varia forma e grandezza, per ottenere un giusto affondamento o una maggiore stabilità; frecce p., che avevano la punta rinforzata con piombo (anche come immagine poetica): io lei punsi col p. strale, E col dorato lui (Poliziano). 2. Legato con listelli di piombo, detto spec. dei varî elementi di vetro che formano una vetrata. 3. Sigillato con sigillo di piombo, riferito in passato a documenti, diplomi, privilegi e sim.: una bolla papale piombata. Con sign. più recente, di luogo d’abitazione o di mezzo di trasporto chiuso saldamente e con in più l’apposizione, per controllo, di un sigillo di piombo: vagone p., carro ferroviario, treno p., per il trasporto di merci o per la deportazione di persone: cose che non possono più turbare chi, come noi, sia vissuto nel tempo dei vagoni p. e dei campi di sterminio (Quarantotti Gambini). 4. non com. Del colore del piombo. In partic., mignattino p., nome di un uccello caradriforme della famiglia sternidi (lat. scient. Chlidonias hybridus), migratore ed estivante in Europa, raro in Italia, di piccole dimensioni, con piumaggio nuziale grigio scuro (da cui il nome), coda forcuta e becco lungo e appuntito; è diffuso nelle acque costiere e interne.