pipa1
pipa1 (ant. o region. pippa) s. f. [dal fr. pipe, anticam. «cannuccia», e poi «cannuccia della pipa; pipa»]. – 1. a. Arnese per fumare costituito, nel tipo diffuso nei paesi occidentali, da un piccolo recipiente tondeggiante, detto fornello, nel quale brucia il tabacco e che si continua con una cannuccia (l’uno e l’altra spesso ottenuti dal medesimo materiale), a cui è unito un bocchino di altra materia, diritto o variamente ricurvo e terminante con un rilievo (dente) che circonda l’imboccatura attraverso la quale si aspira il fumo (in alcuni esemplari il bocchino può essere applicato direttamente al fornello): fumare la p.; caricare, accendere, spegnere la p., metterci il tabacco, accenderlo, spegnerlo; pulire la p., toglierne la gromma lasciata dal tabacco; mi si è intasata la p. o la cannuccia della p.; cambiare il bocchino alla pipa; con riferimento al materiale di cui è fatta: pipa di schiuma (cioè di schiuma di mare, altro nome della sepiolite), di radica, di bosso, di ciliegio; pipe rosse, gialle, fatte di argilla ferruginosa (detta anche terra da pipe); pipe bianche o di gesso, fatte di argille bianche o solo leggermente ferruginose; pipa di coccio con cannuccia di legno; pipa di legno con bocchino d’osso; a seconda della forma e dell’ornamento tradizionale di un luogo: p. tirolese, chioggiotta, ecc. Tra i tipi diffusi presso altri popoli: p. a forno, consistente in un monticello di terra con un canale a due aperture, di cui il fumatore si serve stando sdraiato sulla terra, tipica dell’Africa centr., ma sporadicamente presente anche in Iran; p. a cornetto, per lo più in foglia di banano, diffusa un po’ ovunque; p. ad acqua, largamente diffusa nel mondo islamico e detta narghilè (v.). b. Locuzioni: tabacco da pipa, il trinciato utilizzato per riempire il fornello della pipa; pipa della pace, espressione con cui è talvolta indicato il calumet, cioè la pipa sacra che gli Indiani del Nord America usavano fumare per consacrare la pace fra tribù nemiche; faccia, testa da (o di) pipa, volto deforme, grottesco (come quelli che sono talora scolpiti su certe pipe); a pipa, locuz. agg., usata con riferimento a oggetti la cui forma ricorda quella della pipa: pennello a pipa; scherz. e iron., andare a far terra da pipe, morire, esser sepolto: che Dio gli perdoni le sue rime, adesso che è andato a far terra da pipe! (Bacchelli). c. La quantità di tabacco con cui si carica il fornello di una pipa: dammi una p. di tabacco; riesce a fumare fino a trenta p. al giorno; in senso estens. e fig., oggi poco com., una p. di tabacco, una quantità minima o anche un prezzo irrisorio: vendere per una p. di tabacco. 2. Usi estens. o analogici: a. Nell’industria vetraria, lungo tubo cavo di ferro, rivestito a un’estremità di legno, col quale l’operaio, da un crogiolo contenente il vetro fuso, ne preleva una certa quantità che poi, soffiando, foggia, entro forme determinate, nell’oggetto desiderato. b. Pezzo metallico speciale per la giunzione di più aste tubolari concorrenti in un punto. c. Sostegno per la fune portante, negli impianti di teleferica provvisorî o di scarsa importanza: è appeso alle mensole dei cavalletti e sostituisce le scarpe. d. Al plur., pipe, tipo di pasta corta da minestra asciutta, di forma gonfia e ricurva, che ricorda vagamente quella del fornello di alcuni tipi di pipe. 3. In linguistica, segno diacritico (detto anche pipetta), usato in alcuni sistemi di traslitterazione e di trascrizione e in alcuni alfabeti (soprattutto negli alfabeti slavi di tipo latino), sovrapposto o, più raramente, sottoposto o collocato a destra della lettera, in alto, per indicare articolazioni particolari di vario genere; nella maggior parte dei casi serve a indicare un’articolazione palatoalveolare affricata, come per i simboli fonetici č, ǧ, di cena 〈čéna〉, giorno 〈ǧórno〉; nella slavistica è usato anche per indicare una vocale e lunga 〈ě〉 dello slavo comune. 4. In botanica, pianta perenne rampicante, originaria dell’America Settentr. (Aristolochia durior, sinon. A. macrophylla), coltivata in serra o all’aperto, con steli vigorosi che possono raggiungere anche 20 m di lunghezza: ha foglie quasi rotonde, fiori ascellari su lunghi peduncoli, con perianzio curvato simile a una pipa, lungo 3 o 4 cm, giallo verdastro, fittamente reticolato di bruno. 5. Pesce pipa, nome comune di varî pesci della famiglia fistularidi, che vivono lungo le coste atlantiche dell’America tropicale e hanno muso tubolare, estremamente allungato, alla cui estremità si apre la piccola bocca. 6. In usi gergali: a. Mostrina militare con una sola punta. b. Aspro rimprovero, forte sgridata, spec. di un superiore. c. volg. Masturbazione maschile: fare, farsi una p. (con questa accezione, è più com. la variante pippa). In senso fig., persona incapace, di intelligenza molto limitata; anche, cosa, occupazione futile, insulsa o noiosa. In frasi negative, niente, nulla: non valere una pipa. ◆ Dim. pipétta (v. pipetta1); accr. pipóna, e pipóne m.; pegg. pipàccia, pipa che non tira bene, o ridotta in cattive condizioni.