pippobaudiano
agg. Del conduttore televisivo Pippo Baudo. ◆ Che vi piaccia o no, questo Festival è scivolato via così, tra Maria Morichini Rebufello e Mikhail Gorbaciov, tra Massimo Manzi e Neil Armstrong, mischiando tutto quello che si poteva mischiare. Per finire, sorrisi, saluti e ringraziamenti pippobaudiani per tutti. I maestri non muoiono mai. (Pierangelo Sapegno, Stampa, 28 febbraio 1999, p. 21, Spettacoli) • il programma che gli ha ridato il successo, «Novecento», pur firmato da tre raffinati intellettuali, Filippo Arriva, Aldo Piro e Bruno Longhini, è di nuovo magistralmente pippobaudiano, uno scavo nel secolo, profondo e brioso ma cauto, rigoroso ma fino al limite dei nodi irrisolti: non ci saranno il Sessantotto e [Pier Paolo] Pasolini, i terrorismi nostrani, la stessa Tangentopoli (Francesco Merlo, Corriere della sera, 5 novembre 2000, p. 21, Commenti) • ma siamo sicuri che la musica leggera italiana non riesca a generare nulla di meglio che simili creature? Se questi sono i giovani c’è da essere preoccupati, molto preoccupati. Davvero nessun limite al peggio alla faccia della qualità pippobaudiana. (Fabio De Santi, Adige, 7 marzo 2002, p. 23, 24 Ore Spettacoli).
Derivato dal nome proprio (Pippo) Baudo con l’aggiunta del suffisso -(i)ano.