pirata
(ant. pirato) s. m. [dal lat. pirata, gr. πειρατής, der. di πειράω «tentare, assaltare»] (pl. -i, ant. -e). – 1. Chi percorre il mare per assalire e depredare a proprio esclusivo beneficio navi di qualunque nazionalità, il loro carico, le persone imbarcate, o anche le popolazioni costiere, contro ogni norma di diritto nazionale e internazionale (diverso perciò, sotto l’aspetto giuridico, dal corsaro, operante su autorizzazione e a beneficio di uno stato, anche se di fatto, e non a torto, i due termini sono stati usati spesso come sinon.): le scorrerie dei p.; mari infestati dai p.; fare guerra contro i p.; Non vide mai sì gran fallo Nettuno, Non da pirate, non da gente argolica (Dante); una flotta di p. moreschi, sbarcata su queste coste, saccheggiò or non è molto il convento (I. Calvino). Talora in funzione appositiva, invar., di pirati, che esercita la pirateria: vascello p., nave pirata. Come locuz. agg., alla pirata, al modo dei pirati, spec. nell’espressione pantaloni (o calzoni) alla p., rimboccati sotto il ginocchio, o lunghi fin sotto il ginocchio. 2. In usi estens. (nei quali, così come in quelli fig., il termine può talora essere usato al femm., riferito a donna): a. P. dell’aria (o del cielo), chi, di solito per ragioni politiche, illecitamente e con la violenza e le minacce si impadronisca di un aereo civile in volo o ne eserciti il controllo, costringendo l’equipaggio a dirigere l’aereo verso un aeroporto diverso da quello stabilito (con questa accezione, oggi, è frequente il termine dirottatore). b. P. della strada, conducente di un veicolo che, dopo avere investito qualcuno, si dà alla fuga senza prestare o chiedere soccorso (meno com., con sign. più attenuato, conducente che guida in modo pericoloso per l’incolumità altrui); in funzione aggettivale, auto pirata, guidata da un pirata della strada. 3. fig. a. Persona avida e senza scrupoli che, per lo più in modo fraudolento, trae vantaggio dall’opera altrui, si arricchisce a spese degli altri, e sim.; sfruttatore: i p. della finanza; un industriale, un commerciante che è un p., un vero pirata. Anche in funzione appositiva, invar.: un editore p., un libraio p., che in passato indicarono in partic. gli stampatori abusivi. b. In funzione appos., invar., detto di emittente radiofonica o televisiva non autorizzata, che si inserisce illecitamente sui normali circuiti di trasmissione: radio p. (meno com., apparecchio radioricevente per il quale l’utente non paga il canone); analogam., trasmissione p., effettuata da una emittente pirata. Con riferimento a un libro, un disco e sim., prodotto e venduto clandestinamente e illecitamente, violando le norme che regolano il settore: una cassetta p.; fare una copia pirata di un DVD. c. P. del computer (o anche, più frequentemente, p. informatico), chi sfrutta la propria competenza e abilità nell’impiego degli elaboratori elettronici a scopi illeciti (v. anche pirateria, n. 3 b).