piretro
pirètro (o pìretro) s. m. [dal lat. pyrĕthrum, gr. πύρεϑρον, der. di πῦρ πυρός «fuoco», per il suo effetto calorico]. – Nome di alcune piante delle composite tubuliflore appartenenti a diversi generi, e in partic. della specie Tanacetum cinerariifolium, sinon. Chrysanthemum o Pyrethrum cinerariifolium, detta anche p. di Dalmazia o p. della razzìa: è un’erba perenne alta alcuni decimetri (da 3 a 7), con foglie pennatosette e rami terminanti con un capolino simile a quello della margherita, di 4 o 5 cm, di diametro, e figule bianche. È coltivata in varie parti del mondo, soprattutto in Giappone, per i principî attivi contenuti nei capolini, che, seccati all’aria e poi macinati, danno la polvere detta razzìa, usata come insetticida contro mosche, zanzare, cimici e anche contro insetti parassiti di piante coltivate. Per il p. romano e il p. germanico (o officinale), v. anaciclo.