pisside
pìsside s. f. [dal lat. pyxis -ĭdis, e questo dal gr. πυξίς -ίδος, der. di πύξος «bosso», perché in origine indicava un vasetto di bosso]. – 1. a. In archeologia, contenitore di piccoli oggetti, di forma varia (vaso con coperchio, scatoletta, ecc.), fatto di legno, argilla o avorio. b. Vaso sacro in forma di coppa con coperchio (che ulteriormente si copre con un velo), generalmente di metallo prezioso, e comunque sempre dorato all’interno, destinato a contenere le ostie consacrate: una p. d’argento, d’oro; una p. artisticamente lavorata. 2. In botanica (anche pissidio), frutto secco, originatosi da un ovario sincarpico, che si apre mediante una fenditura trasversale, mentre la parte superiore, detta opercolo, si stacca a guisa di calotta (per es., nei giusquiami). TAV.