pixellare
v. tr. In un'immagine digitalizzata, mascherare e rendere indistinguibile o irriconoscibile, mediante l'ingrandimento sproporzionato dei pixel, una scena, un particolare, o, molto spesso, il volto di una persona, specialmente se minorenne. ◆ PIXELLARE, mi dicono, è un po' come oscurare o, comunque, rendere irriconoscibili. La Carta di Treviso, in vigore dal 1990, tutela i diritti dei minori. Giusto. Ma mi chiedo se a volte non si esageri. Ad esempio, le foto degli scolari belgi vittime di un terribile incidente stradale in una galleria svizzera. Molti giornali italiani le hanno pixellate. Ma perché? (Gianni Mura, Repubblica, 18 marzo 2012, p. 61, Sport) • Criticabile senza riserve è invece l'operazione-censura messa in atto da altri importanti testate come il Daily News e The Telegraph che hanno pubblicato la foto del direttore di Charlie Hebdo, Stephane Charbonnier, con in mano la vignetta anti-Islam, pixellando (cioè, oscurando) quest'ultima. Un oltraggio al diritto - anzi, al dovere - di cronaca. (Nino Materi, Giornale.it, 8 gennaio 2015, Politica) • A nulla sarebbe servito pixellare i 42 secondi di video diffusi dai militari. Quel «parziale oscuramento», scrive Marchesi, è stato «del tutto inadeguato». Quei pochi frame, sebbene una sintesi dei 22 giorni di registrazioni raccolte con telecamere nascoste e microspie dal 30 novembre al 14 gennaio, hanno «consentito ai cronisti» di offrire dettagli e dare una «localizzazione geografica dell’asilo» favorendo così «l’identificazione delle persone offese e dei loro familiari». (Mario Neri, Tirreno.it, 19 febbraio 2016, Cronaca di Pisa).
Derivato dal s. ingl. pixel con l'aggiunta del suffisso -are.