pizzico
pìzzico s. m. [der. di pizzicare] (pl. -chi). – 1. a. L’atto del pizzicare, cioè di stringere, in modo più o meno forte, una parte molle del corpo tra il pollice e l’indice, per procurare dolore, o anche per scherzo, per divertimento: gli ha dato un p. a un braccio. b. Puntura o morso di insetti, e anche il segno che ne rimane: i p. delle vespe; ha le braccia piene di pizzichi di zanzare. c. Pizzicore, bruciore. 2. a. La quantità di sostanze solide, spec. in polvere o in pezzetti minuti, che si può prendere tra i polpastrelli del pollice e dell’indice: un p. di farina, di pepe; alla minestra va aggiunto ancora un p. di sale (e, in senso fig., non avere un p. di sale in testa o in zucca, essere privo di intelligenza, di buonsenso e sim.); un p. di tabacco, una presa di tabacco (da fiuto). b. Con uso estens., quantità minima di cose materiali: mangiava svogliatamente, un p. di questo, un p. di quello; e, in senso fig., di cose non materiali: per riuscire nella vita ci vuole almeno un p. di fortuna; nelle sue parole c’era un p. di ironia; non ha nemmeno un p. di ambizione. Poco com., di persona, diventare, ridursi, sentirsi un p., sentirsi piccolo piccolo, avere la sensazione di essere una nullità; analogam., ridurre un p., mortificare, mettere in grave imbarazzo, annientare: la simulazione e la paura mi riducono un p., mi fanno vergognare di me stesso (Alvaro). ◆ Dim. pizzichino; accr. pizzicòtto (v.).