placode
placòde s. m. [dal gr. πλακώδης «piatto1»]. – In embriologia, ciascuno degli ispessimenti ectodermici, in genere discoidali, che nell’embrione dei vertebrati compaiono nella zona cefalica dopo la fusione delle creste neurali: rappresentano l’abbozzo di organi di senso (placodi olfattorî, stato-acustici, laterali) o di strutture relative a organi di senso (p. del cristallino) o di una porzione dell’ipofisi (p. adenoipofisario).