plafond
〈plafõ′〉 s. m., fr. [da un ant. platfond, propr. «fondo piatto»]. – 1. Soffitto di una stanza, fatto con cannucce o reti metalliche intonacate di calce; il termine è stato esteso a indicare altri tipi di rivestimenti per soffitti, con funzione fonoassorbente, e, in usi region., il soffitto in genere. 2. In aeronautica, lo stesso che quota di tangenza di regime (v. quota, n. 2 b). 3. Limite massimo a cui si può arrivare. In partic., nel linguaggio econ., il limite massimo superiore stabilito per una quantità o un prezzo: il governo ha posto un p. all’inflazione; p. valutario, l’importo massimo in valuta che, in regime restrittivo, è consentito a un cittadino di portare con sé andando all’estero per turismo; nel linguaggio banc. e comm., il limite massimo entro cui l’autorità assicura il funzionamento di un clearing, nel caso in cui questo non presenti disponibilità. Meno com., il limite massimo di scoperto concesso da una banca a un cliente.