plasmide
(o plasmìdio) s. m. [comp. di plasma1 e -ide1 (o -idio)]. – In biologia, molecola circolare di DNA, presente nel citoplasma di numerosi batterî e lieviti, in grado di duplicarsi autonomamente rispetto al DNA nucleare e di esprimersi in caratteri quali, per es. (in alcuni batterî), il fattore per la sessualità, la resistenza agli antibiotici, ecc.; viene ampiamente utilizzato in ingegneria genetica come vettore per trasferire segmenti di DNA tra organismi diversi, in quanto è in grado di accogliere al proprio interno un tratto di DNA estraneo e, quindi, di inserirsi a sua volta in un cromosoma di una cellula appartenente a un terzo organismo.