platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere (v. platonismo): la filosofia p.; le dottrine, le teorie p.; la repubblica p., quella da lui teorizzata come stato ideale. b. Seguace, continuatore della filosofia di Platone: i filosofi p., anche come sost., i platonici. 2. Con sign. particolari, che si riferiscono ad alcuni aspetti del pensiero o comunque dell’attività di Platone: a. Dialogo p., espressione generica con cui si indicano le opere di Platone, ma anche, più astrattamente, il dialogo quale è da lui concepito, come confronto di diverse o opposte opinioni per far emergere una conclusione. b. Idee p., nella filosofia di Platone e dei platonici, le idee come modelli perfetti e immutabili della realtà mutevole. Per estens., di ciò che aspira a conformarsi a tali modelli: perfezione p.; ideale p.; per ulteriore estens., di quanto è privo di materialità e concretezza, o non ha possibilità né aspira a concretarsi, a realizzarsi: aspirazioni p.; hanno dato un’adesione puramente platonica; anche, di ciò che è tale solo di nome, che non ha effettivo valore: risultato p.; dimostrazione, protesta p.; una vittoria puramente platonica. c. Amore p., l’amore concepito da Platone come processo di elevazione alla verità attraverso la contemplazione dei diversi gradi di bellezza, sino all’idea di bellezza, «bellezza eterna» (v. anche amore, n. 2 a); nell’uso corrente, amore non sensuale, che esclude rapporti sessuali e si appaga dell’unione spirituale con la persona amata. Analogam., amante, amanti platonici. d. In astronomia, anno p., v. anno, nel sign. 4. e. In geometria, poliedri p., i poliedri regolari (tetraedro, cubo, ottaedro, dodecaedro, icosaedro). ◆ Avv. platonicaménte, secondo il pensiero di Platone, secondo la filosofia platonica; più com., con riferimento all’amore platonico: amare, amarsi platonicamente; anche, senza collegamenti con la realtà: aspirare platonicamente a uno stato assoluto di felicità.