plaudere
plàudere (o plaudire) v. intr. [dal lat. plaudĕre] (pres. plàudo, e rispettivam. plaudisco, plaudisci, ecc.; il pass. rem. è solo da plaudire: plaudìi, ecc.; part. pass. plaudito, ma i tempi composti sono poco usati), letter. – Applaudire come segno di approvazione: tutti commentano plaudendo ed alzano il calice (Gozzano); in senso fig., approvare con entusiasmo, manifestare il proprio favore o il proprio consenso: tutta la città plaude alla nobile iniziativa; plauda al gran fatto Il generoso eroe (Parini); Plaudono i monti al carme e i boschi e l’acque De l’Umbria verde (Carducci). Raro l’uso trans.: questo criterio è facilmente accettato e plaudito in teoria (B. Croce). ◆ Part. pres. plaudènte, anche come agg., che applaude, che acclama: il papa benedice la folla plaudente; la diva passò fra due ali di pubblico plaudente.