pleiboi
(plei-boi), s. m. inv. (iron.) Conquistatore, dongiovanni. ◆ Tra i tanti suoi diversi personaggi, Vito ne ha scelti tre: «Il vigile, il pleiboi della Bassa e il postino della Casa del Popolo». Il Vigile riproporrà i monologhi scritti da Francesco Freyrie, i testi del Pleiboi della Bassa sono di Maurizio Garuti. (Repubblica, 19 giugno 2003, Bologna, p. I) • Dalle «Barzellette» del nuovo film dei Vanzina, di cui è coprotagonista al cinema, al nuovo programma su Rai Sat dove cucinerà piatti prelibati per ospiti illustri, il comico Vito continua a indossare i panni che gli sono più congeniali, quelli di un attore profondamente legato alla sua terra: in tre episodi del film Stefano Bicocchi alias Vito sarà il vigile, il «plei-boi» della Bassa e il postino. (Franco Giubilei, Stampa, 16 gennaio 2004, p. 36, Spettacoli) • [tit.] Duce, ma soprattutto «pleiboi» / Sellerio riporta in libreria «Mussolini e le donne» di Gian Carlo Fusco [testo] […] Attorno al duce, Gian Carlo Fusco descrive una gioventù di antesignani dei vitelloni, «pleiboi» amanti del piacere e della bella vita che avevano a modello Gabriele D’Annunzio. (Mariagrazia Greco, Indipendente, 20 gennaio 2006, p. 4).
Adatatto dal s. ingl. playboy.