pluridivorziato
s. m. e agg. Chi o che ha divorziato più volte. ◆ Tutto avviene sul Capodanno del nuovo secolo, tra balli, canti e bevute, con la pluridivorziata madre dell’anfitrione (Lesley Ann Warren) che dà scandalo, tensioni snervanti e la decisione di rispondere alle minacce inviando a Mosca due pistoleri destinati a una brutta fine. (Tullio Kezich, Corriere della sera, 1° giugno 2002, p. 29, Spettacoli) • Due terzi degli americani sono membri di una chiesa, due quinti vanno nei luoghi di culto una volta la settimana. Il laicismo di tipo europeo praticamente non esiste, nemmeno nelle zone più liberal delle metropoli più di sinistra d’America. Dichiararsi ateo è una specie di suicidio politico, visto che un recente sondaggio Gallup dice che il 53 per cento degli americani non voterebbe mai un candidato presidenziale non credente. Omosessuali, pluridivorziati, ebrei, mormoni, cattolici e donne sono posizionati molto meglio, quanto meno la maggioranza degli americani è disponibile a considerarli come candidati. (Christian Rocca, Foglio, 24 aprile 2007, Inserto, p. I) • [James Graham Ballard] Non è né hippie né beat, né un rivoluzionario utopico né un contestatore. Beve, ma con giudizio, e non fa uso di droghe. Ricorda con sgomento il suo unico repellente esperimento con l’Lsd. Ama il matrimonio e consiglia anche ai pluridivorziati di riprender moglie; (Ruggero Bianchi, Stampa, 2 agosto 2008, Tuttolibri, p. 6).
Composto dal confisso pluri- aggiunto al p. pass., s. m. e agg. divorziato.
Già attestato nella Repubblica del 27 settembre 1985, p. 17, Cronaca.