pneumatico3
pneumàtico3 s. m. [uso sostantivato dell’agg. pneumatico2] (pl. -ci). – Cerchiatura elastica per ruote di veicoli, costituita da un involucro inestensibile e deformabile realizzato in mescola (v. mescola1), nel cui interno si trova aria in pressione, spesso contenuta in un apposito involucro detto camera d’aria; il suo principio risale a un brevetto (R. W. Thomson) del 1845, ma la sua realizzazione è dovuta a J. B. Dunlop, un veterinario che, per le ruote del triciclo del figlio infortunatosi, produsse (1888) tubi gonfiabili che incorporavano camera d’aria e copertura. L’impiego dei pneumatici (che nell’uso corrente sono per lo più chiamati gomme o copertoni) è oggi esteso a tutta la gamma dei veicoli, dalle carriole a mano agli aeroplani, dalle autovetture alle macchine scavatrici e per movimenti di terra: pneumatici per biciclette, per vetture di grossa cilindrata, ecc.; gonfiare, cambiare i (o gli) p.; scoppio di un pneumatico. Nel pneumatico propriam. detto si distinguono: la carcassa, struttura resistente interna a forma toroidale costituita da più tele sovrapposte con orditura diagonale o radiale; i talloni, nei quali si ancorano le tele della carcassa, costituiti da fili di acciaio avvolti a spirale e formanti gli anelli che, da una parte e dall’altra, s’impegnano nel cerchio della ruota; il battistrada e i fianchi, costituiti dal ricoprimento in mescola di gomma della carcassa e dei talloni e di cui il primo, di maggiore spessore, è destinato al contatto con la strada ed è caratterizzato da intagli e scolpiture di forma molto varia al fine di assicurare l’aderenza durante la marcia: a seconda delle caratteristiche della strada e del veicolo possono essere scelti pneumatici diversi sia per il tipo di mescola usata, sia per il tipo di intagli e scolpiture; in partic., p. chiodato, speciale tipo di pneumatico, utilizzato in sostituzione delle catene da neve, provvisto di punte sporgenti dal battistrada che ne aumentano l’aderenza al terreno innevato o ghiacciato.