poligonale
agg. e s. f. [der. di poligono1]. – 1. agg. Relativo a un poligono, che ha forma di poligono: superficie p., la superficie di un poligono; figura p.; edificio a pianta p.; pilastro a sezione p.; il tracciato p. di un’opera di fortificazione. 2. a. In geometria, linea p. (e più spesso poligonale s. f.), linea spezzata, cioè sequenza finita di segmenti del tipo A1A2, A2A3, A3A4, ..., An?1An: questi segmenti sono detti lati della p. e sono quindi disposti in modo tale che ciascuno (esclusi il primo e l’ultimo) abbia un estremo in comune con il segmento precedente e l’altro estremo in comune con il segmento successivo; una poligonale è chiusa se An coincide con A1, aperta in caso contrario; è non intrecciata se non vi sono altri punti in comune fra i lati. b. s. f. In topografia, si chiama poligonale la linea spezzata che collega i punti utilizzati come base per i rilevamenti catastali, per il tracciamento di strade, gallerie, o altri rilevamenti geodetici; i varî tratti della spezzata (che può essere aperta o chiusa: p. aperta, p. chiusa) sono i lati della poligonale, mentre i punti comuni a lati successivi sono chiamati vertici: questi ultimi, in alcuni casi, coincidono con punti di coordinate note (punti trigonometrici), ma più spesso sono individuati nel terreno grazie alla posa in opera di picchetti. 3. agg. Opera p., in archeologia, costruzione a grandi massi grezzi sovrapposti senza calce, adoperata per cinte di mura, torri, basamenti, terrazzamenti; è detta anche opera pelasgica o ciclopica, poiché gli antichi attribuivano al mitico popolo dei Pelasgi e ai giganteschi Ciclopi le mura di alcune cittadelle micenee erette con tale tecnica.