polineurite
(o polinevrite) s. f. [comp. di poli- e neurite1(o nevrite)]. – In patologia, affezione di natura infiammatoria o degenerativa di più tronchi nervosi periferici prevalentemente distali, a carattere simmetrico, che interessa sia le fibre motorie sia quelle sensitive, e può essere provocata da tossine batteriche in corso di malattie infettive (p. tossinfettiva), da intossicazioni esogene (alcol, piombo, arsenico) o endogene (diabete, uremia), da carenze vitaminiche, o da più fattori concorrenti; si manifesta con sintomatologia varia a seconda dei nervi colpiti, con decorso acuto, o lento e progressivo (anche superiore a sei mesi), ed è caratterizzata da paralisi flaccide con atrofia, scomparsa dei riflessi profondi e altre alterazioni dei nervi e dei muscoli. A seconda delle cause che la provocano, o della sede colpita, si distingue in: p. alcolica, arsenicale, diabetica, difterica, tifica, saturnina o da piombo, ecc.