politezza
politézza s. f. [der. di polito], letter. – 1. L’essere polito, cioè liscio, terso, ben levigato: la p. del marmo. 2. non com. Aspetto esteriore di luoghi, ambienti e sim. pulito e ordinato: la dilicatura e la p. della città (T. Tasso). 3. Perfezione di forma e di stile in opere artistiche e letterarie: la p. di una statua, di un quadro, di una poesia; p. formale; stavolta è scomparso anche quel tanto di politezza ... che ancora restava del saggio dell’‘Odissea’ (Pavese). 4. Finezza di modi, raffinatezza di tratto, buona educazione: con chi tratta bene meco, so corrispondere con egual p. (Goldoni). Più raro in senso concr., azione, gesto o parola improntati a particolare cortesia: ci carica di mille p. ed agisce da vero amico con noi (Beccaria).