poliziesco
poliziésco agg. [der. di polizia1] (pl. m. -chi). – 1. Della polizia, cioè degli organi e agenti di polizia: indagini p.; intervento p.; più spesso, che si ritiene proprio, tipico, caratteristico della polizia, detto soprattutto, con tono polemico e spreg., di comportamenti vessatorî, repressivi e violenti, analoghi a quelli usati talvolta dalla polizia: modi p.; metodi, sistemi p.; misure p.; per estens., che fa ricorso a metodi di repressione violenta e antidemocratica per il mantenimento dell’ordine pubblico: regime p.; uno stato poliziesco. 2. Di opera narrativa, cinematografica o televisiva il cui argomento è costituito da un delitto, o da una serie di delitti, e dalle indagini, solitamente molto complesse, svolte da agenti di polizia o da investigatori privati al fine di individuarne l’autore: romanzo, racconto p.; film, telefilm p.; letteratura p., genere p., genere letterario che si considera fiorito nella prima metà del secolo 19° (soprattutto con alcune opere dello scrittore statunitense E. A. Poe, 1808-1849) e che quindi si è sviluppato e diffuso, diversificandosi in più filoni (come quello scientifico, in cui l’attenzione è concentrata sulla ricerca investigativa, o quello avventuroso, caratterizzato da più marcati elementi di azione e di violenza e nato negli Stati Uniti dei primi decennî del secolo 20°) conquistando un particolare successo presso il grande pubblico. ◆ Avv. poliziescaménte, non com., con modi e sistemi polizieschi, cioè intimidatorî e violenti.