pompaggio
pompàggio s. m. [dal fr. pompage, der. di pomper «pompare»]. – L’azione, l’operazione di pompare, cioè di aspirare o immettere con la pompa. Più genericam., con riferimento al modo di funzionare delle pompe per fluidi, qualunque azione la quale generi un’aspirazione di fluido, accompagnata o seguita da un’emissione di fluido. In usi tecnici partic.: 1. Nei motori a combustione interna, lavoro di p., il lavoro che il motore deve compiere per espellere i gas combusti durante la fase di scarico e per aspirare la carica di aria o di miscela durante la fase di aspirazione. 2. Nei turbocompressori, fenomeno indesiderato consistente in una serie di pulsazioni che la corrente fluida subisce nella tubazione di mandata, quando inverte periodicamente il suo movimento; tale fenomeno si verifica quando il rapporto tra la portata e la velocità del turbocompressore scende al di sotto di un valore critico, e si indica con limite di p. il punto iniziale di instabilità nella caratteristica manometrica. 3. In elettrotecnica, impianti di p., impianti idroelettrici che sono provvisti di pompe per il sollevamento dell’acqua da un serbatoio a un altro posto a una quota superiore. 4. Per analogia, in elettronica, il procedimento, basato sull’interazione delle radiazioni emesse da un generatore (detto pompa) con un sistema molecolare o atomico, in virtù del quale atomi o molecole sono fatti passare in uno stato energetico eccitato (sono cioè, come si usa dire, «pompati» in tale stato), per modo che, sollecitati a ritornare allo stato di partenza, emettano radiazioni; il procedimento è utilizzato, per es., nei maser e nei laser (in quest’ultimo caso si parla anche di p. ottico).