pompare
v. tr. [dal fr. pomper, der. di pompe «pompa1»] (io pómpo, ecc.). – 1. Aspirare, attingere un liquido, oppure aspirare, immettere e comprimere aria o altre sostanze aeriformi, mediante l’azione di una pompa : p. l’acqua dal pozzo, dalla sentina della nave; p. benzina dal serbatoio o nel serbatoio; p. il gas nelle condutture. Per estens., gonfiare immettendo aria: p. uno pneumatico; p. la ruota della bicicletta (talvolta anche p. la bicicletta); assol., azionare una pompa: devi p. forte, altrimenti l’acqua non arriva. 2. fig. a. Aspirare, assorbire, prosciugare: l’acquisto dell’appartamento ha pompato tutti i nostri risparmî. b. Gonfiare, ingrandire esageratamente: p. una notizia, uno scandalo; la polemica è stata pompata ad arte dai giornali; anche, esagerare nelle lodi, eccedere nel vantare i meriti di qualcosa o qualcuno: lo spettacolo è stato pompato dai critici; è uno scrittore scadente, ma viene pompato dalla casa editrice che lo pubblica. 3. In metallurgia, operazione che si compie durante la solidificazione di getti in grandi forme allo scopo di eliminare i risucchi e favorire una migliore uniformità: consiste nel mantenere in agitazione il metallo liquido facendo scorrere nella massa, attraverso le materozze, con moto alternato verticale, delle aste di ferro dette pompe. 4. In elettronica, attuare un processo di pompaggio (v. pompaggio, nel sign. 4). 5. Come intr. (aus. avere), nel ciclismo, spingere con forza sui pedali; in altri sport, impegnarsi al massimo. ◆ Part. pass. pompato, anche come agg. (v. la voce).