pompelmo
pompèlmo s. m. [dall’oland. pompelmoes, comp. di pompel «grosso» e limoes (dal malese limons) «limone»; cfr. fr. pamplemousse, e ingl. pompelmous, pompelmoose]. – 1. Albero delle rutacee (Citrus paradisi o Citrus aurantium var. decumana) originario dell’Estremo Oriente, oggi coltivato in tutti i paesi caldi per i grossi frutti; è alto fino a 7 m e ha foglie sempreverdi, coriacee, e fiori bianchi simili a quelli del limone. 2. Il frutto della stessa pianta, grosso, per lo più sferico, che può raggiungere i 2 o 3 kg di peso, con buccia spessa, liscia, color giallo pallido, e polpa biancastra, acidulo-amarognola, molto apprezzata; dalla scorza del frutto, per pressione o per distillazione, si estrae un olio essenziale, molto simile all’olio estratto dall’arancio.